giovedì 17 marzo 2011

1 SETTEMBRE

Cavolo. Domani è l'ultimo giorno "effettivo". E tra due settimane si torna a scuola...aiuto! Ieri c'è stata una serie di scosse, di cui una di magnitudo 3.6, ma io non l'ho sentta. Però la gente è angosciata per questo. Oggi ho finalmente fatto il giro a casa della gente, accompagnando S., una ragazza di Vicenza davvero straordinaria, che è qui dal luglio 2009 e ritorna a casa venerdì, come noi. Tutti hanno parlato, tra le altre cose, di queste scosse, e sono molto preoccupati: già la ricostruzione finora è stata lenta e faticosa, ma se quel poco che s'è costruito crollasse di nuovo nessuno avrebbe più la forza di ricominciare.
Ma procediamo con ordine: la prima visita è stata a casa della signora Lea, che ha 87 anni. Abita in un appartamento vicino alla sua vecchia casa (che è pericolante e, a quanto ho visto, non è neanche puntellata) con il figlio cinquantenne psicopatico che non esce di casa da 27 anni e che non si fa mai vedere, tant'è che se Sara non mi avesse informata prima, non avrei neanche sospettato la sua esistenza. L'abbiamo accompagnata a fare gli esami del sangue in una clinica privata convenzionata, perchè in ospedale ci si mettono delle ore. Tra l'altro S. mi ha raccontato che ha dovuto insistere per mesi con un dottore del posto per convincerlo a far ricoverare Lea. E così si è scoperto che aveva un tumore ed è stata operata e salvata; la stessa Lea. Raccontava che, a causa dell'errore di un dottore nel dosare le medicine per la tiroide, adesso ha un problema al cuore e deve stare sempre attenta a non fare sforzi o agitarsi. L'abbiamo poi portata a prelevare in Posta la pensione d'invalidità civile (che ha ottenuto grazie a S.) e a fare la spesa. Poi siamo andati a trovare Luigina, una signora anziana che vive in un garage risistemato con annessi due piccoli container, in attesa che la sua casa sia rimessa a posto. Le avevano detto che sarebbe stata pronta lo scorso dicembre ma pare che prima della fine di settembre non potrà antrarci; a quanto ci raccontav, i lavori procedono a rilento, gli operai fanno un po' quel che vogliono. Luigina si è commossa per la partenza di S., è stato un momento molto intenso e ho potuto toccare con mano l'importanza di questi volontari che stanno a contatto diretto con gli aquilani. 
BenTen

PILLOLA DELLA MERY:
"...ma Maya, tutti siamo rosa!"

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