Oggi credevamo che la sveglia alle 9 servisse a farci riprendere dalla marcia, ma ci sbagliavamo: da stasera a domani sera c'è la famosa Perdonanza e la Porta Santa della basilica di Collemaggio resterà a perta per tutti i fedeli in cerca dell'indulgenza plenaria, che riceveranno dopo essersi confessati e comunicati. Abbiamo passato l'intera mattinata a spazzare e dare lo straccio in chiesa. Abbiamo pranzato lì senza forchette perchè se l'erano dimenticate, ma è stato divertente. Poi noi del turno di notte siamo stati portati al campo per riposarci ma io non sono riuscita a dormire.
A parte l'orario, da mezzanotte alle otto di mattina, il nostro è stato il turno più tranquillo, perchè dopo la veglia, che è finita verso le due, non è rimasto quasi nessuno in chiesa. Abbiamo rimesso a posto tutte le sedie e ripulito la basilica da bottigliette vuote e fogliettini vari, poi siamo stati un po' in sagrestia e un po' fuori e ci siamo divertiti parecchio. Del nostro gruppo, oltre a me, c'erano la Giuly, la Rain e Panna e poi c'ernao dei ragazzi di Reggio Emilia che dornmono al campo di Gignano.
Adesso sono le 7.30 circa e ci stiamo letteralmente addormentando in piedi, ragion per cui mi sforzo di scrivere. La messa delle 6 è stata esilarante, il prete sembrava Aldo di Aldo, Giovanni e Giacomo e sembrava di fosse fatto due canne prima di celebrare, ce l'aveva con il sistema di amplificazione e all'inizio ha esordito dicendo che, siccome erano le sei di mattina, avremmo dovuto capirlo se avesse detto delle volgarità. Spettacolare la conclusione: ha intonato un canto, poi si è interrotto dicendo: "No, questo è il canto iniziale" e ne ha intonato un altro (ed era pure stonato).
Spero che vengano presto a prenderci; qui la gente è stata gentilissima, un paio di signore ci ha ringraziati per questo servizio, dobbiamo avere proprio delle facce stravolte!
BenTen
La giornata è stata bella intensa! Interamente trascorsa a Collemaggio per occuparci della Perdonanza, festa importantissima per gli Aquilani. Al mattino abbiamo pulito tutto il pavimento della chiesa e messo un migliaio di sedie. Io, la Giuly, la Fedy e Miki siamo andati a pranzo a Gignano, il campo di Simone, finalmente cibo buonooooo!!! Nel pomeriggio sono iniziati i turni di servizio alla basilica e noi che non eravamo in quelle 8 ore siamo andati a piedi in piazza duomo per vedere il corteo. Alcuni scortavano il corpo di Celestino sulla macchina dei vigili del fuoco ma io e l'Elix ci siamo fermati con un gruppo di manifestanti aquilani tra cui una intervistata in Draquila. Tiba non era felicissimo anzi ci ha trascinate via, ma sono stati 10 minuti bellissimi in cui abbiamo stretto loro le mani, sorretto cartelli e ci siamo sentite finalmente utili a qualcosa. Non vedo l'ora di andare a fare le visite la prox settimana!
Il corteo della perdonanza era un caleidoscopio di tradizioni colorate, di stoffe e ferro, di uniformi e costumi, di pomposi politici e orgogliosi cittadini! Il senso di appartenenza di questa città è pazzesco. Veder sfilare la parata di fianco a manifestanti incavolati per la possibile presenza di Letta e Bertolaso è solo l'ennesimo contrasto italiano di cui le telecamere non trasmetteranno nulla. La sera abbiamo raccolto decine di secchi di bottigliette gettate a terra e fatto servizio extra alla messa delle 11, conoscendo un sacco di nuovi volontari simpatici. Stamattina (29) ci siamo rialzate alle 9 e stiamo bellamente cazzeggiando. Il mio turno insieme alla Mery e all'Elix inizia all'1.30, ancora ¾ d'ora di cazzeggio poi si parte!!
Diva
Dato che la Diva ha già raccontato perfettamente come si è svolta la giornata, io scriverò solo alcune mie impressioni. Oggi finalmente ho potuto vedere gli Aquilani di nuovo uniti. C'era un gruppo di manifestanti con delle carriole con dentro dei cartelli, dove c'erano i nomi dei paesi dimenticati dallo Stato. Io e la Diva ci siamo uniti a loro per una decina di minuti, per ascoltare quello che avevano da raccontarci e vedere se potevamo renderci utili in qualche modo. L'impressione che ho avuto parlando con le persone è che loro si siano sentiti presi per il culo dallo Stato che ha sfruttato il terremoto fino a quando gli è stato comodo e poi li ha abbandonati al loro destino.
Elix
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