giovedì 17 marzo 2011

24 AGOSTO

Oggi il viaggio è stato lungo, ma non mi è sembrato troppo pesante: ci siamo divertiti e il tempo è passato più in fretta. Quando siamo arrivati, tutti hanno fatto un po' di terrorismo mistrandoci le mani piagate e guardandoci con gli occhi spalancati quando gli abbiamo detto che ci fermavamo undici giorni. Ma noi siamo carichi e non ci lasciamo abbattere! Abbiamo incontrato qui i ragazzi di Crevalcore con cui abbiamo fatto il campo l'anno scorso a Monte Sole. La gente qui pare un po' schizzata per la fatica, ma alcuni sono stati carini con noi. 
Domani si inizia il vero campo... credo che la cosa più difficile sarà riuscire a controllare i nervi perché saremo molto stanchi. Ho trovato un posticino tranquillo e silenzioso ai bordi del campo anche se le stelle non si vedono bene, c'è troppa luce.
BenTen

Sarà dura... ma possiamo farcela!! Mi fa impressione pensare che in questa tenda blu della Protezione Civile ci abbiano dormito prima di me, per mesi, decine di aquilani. Io ho l'impressione che questo campo sia un po' una messinscena... I lavori consistono soprattutto nello zappare o pulire per terra, roba che con l'emergenza post-terremoto c'entra pochino. 
Ho notato subito gli edifici di fianco al campo: avranno meno di 10 anni, qualche ragnatela di crepe sui lati e un paio di buchi rattoppati alla bell'e meglio con mattoni. Anche la chiesa è sorretta da travi e tiranti, puntellati alla meglio sul suolo ghiaioso. Non un operaio di giorno, non una luce di notte.
E' questa L'Aquila un anno dopo?
Diva

Nessun commento:

Posta un commento